Villafranca in Lunigiana : Arte, Storia, Cultura, Prodotti Tipici, Dove dormire, Dove mangiare, Cosa fare nella Provincia diMassa Carrara.



Comune di Villafranca in Lunigiana

Comune di Villafranca in Lunigiana

Villafranca in Lunigiana : informazioni turistiche

Villafranca in Lunigiana è un comune totalmente montano in provincia di Massa-Carrara (Regione Toscana). L'altimetrica di Villafranca in Lunigiana è "Montagna interna" ed ha una altitudine di 130 mt.
Il borgo di Villafranca si estende nel fondovalle sulla sinistra del fiume Magra, lungo la strada statale della Cisa, alla confluenza con il torrente Bagnone.
La sua origine è da far risalire intorno all’ XI secolo, lungo la strada del monte Bardone, sul tracciato medievale della via Romea, che toccava la cappella di San Nicolò e il castello di Malnido di Corrado l’Antico, devastato dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Il territorio montuoso non pregiudica la qualità dei collegamenti : è attraversata dall'antica strada "Romea" sul cui tracciato corre oggi la statale n. 62 della Cisa. È, inoltre, un importante scalo ferroviario (Villafranca-Bagnone) lungo la direttrice a doppio binario che unisce Parma a La Spezia; quest'ultima offre strutture portuali facilmente raggiungibili a 30 km; l'aeroporto invece è a 91 km. Le origini di Villafranca sono molto incerte.
Probabilmente, i primi insediamenti sorsero poco fuori l’odierna Villafranca, in località Castellaro e in un secondo tempo si trasferirono poco più a nord dove, a Malnido sorsero le prime abitazioni, che si moltiplicarono fino ad originare l’attuale borgo lungo l’asse viario della Francigena. Villafranca ebbe uno sviluppo diverso rispetto agli altri paesi della Lunigiana.
Nonostante nel 1164, l’ Imperatore Federico Barbarossa riconoscesse al marchese Obizzo Malaspina il possesso di Groppofosco e di Malnido, per quel che riguarda Villafranca, i signori non furono inizialmente i Malaspina, ma un consorzio di feudatari minori, forse sorto con l'appoggio del Vescovo di Luni. Potrebbe trattarsi dei Corbellari di Virgoletta e di Castiglione del Terziere. La Villa sorta nei pressi di Malnido godeva di speciali immunità e libertà economiche. Questo status particolare non durò per un lungo periodo.
Verso la metà del XII secolo i Malaspina si impossessarono di buona parte della Lunigiana e di Villafranca. Qua dovettero però misurarsi con una realtà fatta di feudalità minori che avevano portato alla nascita degli Statuti di Villafranca. Nel 1221, con la famosa divisione fra lo Spino secco e lo Spino fiorito, Villafranca diventò parte integrante del feudo di Mulazzo, nonostante si trovasse sulla sinistra del fiume Magra.
Centro amministrativo dal 1266 del marchesato di Villafranca, dopo varie conquiste da parte degli Sforza e degli Spagnoli, con il Congresso di Vienna del 1815 venne divisa tra il Ducato di Modena e quello di Parma al quale appartenne fino all'unità d'Italia. Colpita duramente durante la Seconda Guerra Mondiale, vide crollare sotto i bombardamenti molte opere architettoniche come il castello di Malnido di cui si possono ancora vedere i resti.
Nei pressi di Villafranca, a Filetto, furono ritrovate decine di statue stele nella sua selva, bosco sacro di divinità pagane. Ogni 25 agosto, si festeggia San Genesio con l’omonima fiera. Nel borgo bizantino, prima dei Malaspina, poi degli Ariberti di Cremona, ad agosto si svolge il mercato medioevale, con le botteghe d’artigianato, gli spettacoli e le rievocazioni storiche.
A Malgrate si può visitare il castello, in ottime condizioni, e la casa di Antonio da Faye, cronista del Quattrocento. Virgoletta ospita uno dei più bei borghi della Lunigiana, dominato dal castello malaspiniano. Percorrendo la statale della Cisa in direzione di Aulla troviamo la Chiesaccia o chiesa di Santa Maria Assunta, fondata intorno al XII secolo, e quanto resta dell'antico ospedale, nel punto in cui i pellegrini e viandanti potevano guadare con meno problemi il corso del fiume.Nei pressi della stazione ferroviaria si trova la chiesa di San Francesco del secolo XVI, caratterizzato dal chiostro e dall’antico convento che oggi è adibito a liceo.
All’interno dei mulini quattrocenteschi situati all’inizio del borgo invece, ha sede il Museo Etnografico della Lunigiana che illustra, tramite raccolte di oggetti di vario genere, consuetudini, usi, costumi, attività e riti della cultura popolare della Lunigiana.

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