La costruzione della chiesa di Santa Maria del Popolo, cattedrale di Pontremoli dal 1787 si dovette al voto popolare alla Madonna perchè ponesse fine alla peste di inizio XVII secolo. I lavori cominciarono nel 1636, su progetto dell'architetto cremonese Alessandro Capra e vennero terminati nel 1687, con l'apertura al pubblico, anche se successive ristrutturazioni e aggiunte furono eseguite fino al XIX secolo. La facciata marmorea è moderna, del 1879, opera dell'architetto Micheli di Carrara, abbellita da un portone in bronzo, mentre l'interno barocco è a pianta latina, con abside e presbiterio ricchi di stucchi dorati, opera del XVIII secolo di artisti ticinesi. Il Natali lasciò un'impronta importante nel 1700 con i suoi affreschi sulla volta della navata, rappresentanti la "Gloria di Santa Rosa da Lima" e la "Gloria di San Geminiano", patroni di Pontremoli. Nella nicchia al centro dell'abside, è custodita la statua lignea della Vergine in trono con il Bambino, risalente al XIV secolo e già custodita nel preesistente edificio ecclasiastico. Nel presbiterio sono conservati quattro dipinti settecenteschi a olio su tela dedicati alla Madonna e raffiguranti "La Visitazione" del fiorentino Vincenzo Meucci, "La nascita della Vergine" di Giovanni Domenico Ferretti da Imola, "Lo Sposalizio " di Giuseppe Peroni da Parma e "L'Assunzione", del pontremolese Giuseppe Bottani. Nel braccio della crociera di sinistra, sull'altare di fondo si trovano "San Vicino e Santi", dipinto del francese Petro Subleyeras. Ai lati "La Deposizione" di Giuseppe Collignon e "Il Voto dei pontremolesi" del pisano Giovanni Battista Tempesti, unica tela di contenuto storico. Nel braccio di destra, "La Presentazione al tempio" del francese Jacopo Berger e "L'Adorazione dei Magi" del viterbese Domenico Corvi (1723-1803).
Tratto da : Terre di Lunigiana